Breve storia dell'artivismo aborigeno: eugenetica

L'attivismo politico è la voce delle minoranze che si manifesta oggi attraverso l'arte aborigena contemporanea. Questa forma d'arte politica innesca conversazioni, cambiamenti e consapevolezza dei problemi della società. Le questioni espresse dagli indigeni australiani comprendono la disuguaglianza, l'estrazione mineraria, il genocidio e l'eugenetica scientifica.

dettaglio installazione "Target Practice", vetro soffiato e acrilico 2010 © Yhonnie Scarce

L'invasione dei coloni europei nel 1788 portò a diversi conflitti con gli aborigeni. I coloni britannici attaccarono gli aborigeni per raccogliere risorse e terra per scopi pastorali e agricoli. Un esempio di conflitto fu la violenza nell'East Kimberly che portò all'incendio e all'uccisione di diversi aborigeni. Ulteriori ingiustizie subite dagli aborigeni furono le pratiche scientifiche eugenetiche nel 1900, come l'indagine razzista della capacità cerebrale basata sulle dimensioni del cranio. Tutto questo, insieme ad altre questioni come la Stolen Generation - generazione rubata - portò gli aborigeni verso forme di attivismo politico. Essi miravano all'uguaglianza civile, ai diritti sulla terra, alla fine del protezionismo e al miglioramento della loro posizione sociale come aborigeni. Queste azioni portarono alla creazione del referendum del 1967 che incluse gli aborigeni nel censimento e creò leggi per porre fine alla discriminazione. Di conseguenza, le ingiustizie vissute dagli aborigeni divennero il punto focale di numerose opere d'arte contemporanea aborigena. L'arte aborigena è fondamentalmente un atto politico che afferma l'uguaglianza tra aborigeni e non aborigeni australiani. 

Weak in Colour, Strong in Blood

Per esporre al pubblico la questione delle pratiche scientifiche eugenetiche, l'artivista nukunu-kokatha Yhonnie Scarce nella sua installazione Weak in Colour, Strong in Blood ha usato un simbolismo evocativo.

Weak in Colour, Strong in Blood è una dichiarazione politica incentrata sulle pratiche scientifiche eugenetiche utilizzate per indebolire i tratti degli aborigeni. L'installazione consiste in prugne di vetro difettose, situate in un laboratorio sterile. Le prugne simboleggiano la percezione selvaggia e straniera degli aborigeni (prima del referendum del 1967). I morsetti chirurgici che bloccano le prugne, sono la rappresentazione dell'ideologia razzista a favore degli omicidi di massa degli indigeni, poiché considerati mostruosità scientifiche.

Visioni come questa sono state usate come scuse per il genocidio culturale; dall'invasione della terra, alla conquista e alla distruzione dei sistemi religiosi aborigeni. 

dettaglio installazione "Weak in Colour, Strong in Blood", vetro soffiato e componenti trovati, 2014 © Yhonnie Scarce

L'obiettivo dell'attivismo nell'arte aborigena contemporanea ha circondato i temi dell'eugenetica scientifica, della violenza, del maltrattamento della terra e della creazione di comprensione tra le comunità. Dal momento dell'invasione europea alla storia contemporanea, gli aborigeni hanno sopportato difficoltà come la perdita della loro terra, della loro gente e dei loro figli. Nel complesso, l'arte politica attivista ha continuato a persistere ovunque ci fosse corruzione e poiché l'ingiustizia verso gli aborigeni persiste, l'arte contemporanea rimarrà come uno sbocco per accentuare le voci di coloro che sono oppressi nella società.

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