Artivismo in forme plastiche: le indagini socio-politiche

L'artivismo sta diventando ogni giorno più rilevante e, a differenza del sistema capitalista, riconosce l'impegno degli attivisti creativi e degli artisti socialmente consapevoli.

L'artivismo è contro-egemonico e assume molteplici forme plastiche, collettive e umanitarie. L'arte racconta sempre una storia o molte storie e si anima in relazione allo spettatore; la questione è come e perché raccontiamo questa storia. È veramente incantevole, seducente e potente quando un artista riesce a sorprenderci a tal punto da costringerci quasi a rompere i nostri schemi e osservare tale storia da un punto di vista completamente nuovo. La lotta continua per una società più equa può essere dunque effettuata con l'artivismo, incoraggiando la partecipazione sociale nel mondo dell'arte, sensibilizzando l'individuo, solo e isolato in una società non-sociale, attraverso proposte plastiche cariche di ribellione non-violenta.

Questo è ciò che vediamo nell'opera di Davis Birks, definita da molteplici indagini attraverso diverse discipline. Utilizzando la scultura, l'installazione, la pittura e, più recentemente, la fotografia e la pratica sociale, l'artista esplora una vasta gamma di interessi tra cui le interrelazioni sociali, la geopolitica, l'economia, l'ambiente e la storia.

Le indagini socio-politiche - Davis Birks

Nel 1985, Davis Birks ha frequentato l'Università Autónoma di Guadalajara, in Messico. Dopo essersi laureato cum laude in belle arti nel 1986, presso l'Università Statale dell'Arizona, è tornato a Puerto Vallarta, Guadalajara, ed è diventato uno dei primi sostenitori dell'arte contemporanea in entrambe le comunità. Davis Birks ha esposto in Messico, Stati Uniti, Europa e Asia. Il suo lavoro fa parte di collezioni d'arte private e pubbliche tra cui il Museum of Latin American Art (MoLaa), Long Beach; il Museum of Fine Arts (MFAH), Houston, Texas; il Santa Barbara Museum (SBMA), California; Museo de Las Artes (MUSA) e Instituto Cultural Cabañas, Guadalajara. Oltre al suo lavoro come artista visivo, Birks ha dedicato del tempo allo sviluppo dell'arte contemporanea a Puerto Vallarta dal 1987, assistendo recentemente alla fondazione e allo sviluppo dei progetti dell'istituzione culturale Oficina de Proyectos Culturales (OPC). Davis Birks è anche membro del comitato consultivo del Dipartimento di Arti Visive del Centro Universitario della Costa, presso l'Università di Guadalajara, e del comitato consultivo dell'Instituto Culturale Vallartense.

War Memorial, una banconota federale statunitense da un dollaro tagliata e piegata, 2009 © Davis Birks

La scultura War Memorial è una protesta pacifica contro l'importo stravagante che gli Stati Uniti spendono per il loro bilancio militare e l'impunità internazionale che esercitano con la loro forza militare. In contrasto con i costi dei conflitti militari nell'attuale era "Post-Truth" e il costo dei monumenti già creati per commemorare le persone che hanno dato la loro vita per queste cause. Con questo memoriale di guerra rappresentato con una banconota da un dollaro, Davis Birks offre una proposta economica per portare il suo messaggio.

Organized Crime, mazzo spagnolo tagliato e assemblato, 1997 © Davis Birks

I giochi di carte sintetizzano e semplificano le strategie sociali di base in nome del divertimento. In questo gruppo di piccole sculture, carte da gioco comuni con i loro protagonisti delle corti inglesi e spagnole sono usate per creare opere d'arte che si riferiscono a strategie e manovre usate nella politica sociale. Ogni scultura della serie Organized Crime di Davis Birks segna un evento di intrigo e dramma dove la corruzione e l'impunità regnano sul valore della vita per negoziare il potere.

The Errata Project, Addizione per sottrazione n. 1. 2022 - Dedicato a Eda May Collier (1871-1968),
intervento con un'edizione del 1963 della Storia dell'Arte di H. W. Janson,
contenente i nomi di 286 donne artiste nate tra il 1871 e il 1909 © Davis Birks

L'Errata Project, basato sulla consapevole omissione di donne artiste nelle prime edizioni del libro di Storia dell'Arte di H.W. Janson, prende la forma di un crescente archivio pubblico e stabilisce una relativa piattaforma sociale con un focus sulle donne artiste locali e internazionali. Ad oggi, L'Errata Project si sta sviluppando nella comunità di Puerto Vallarta, dove la facoltà del Centro Universitario della Costa (CUC) sta creando l'infrastruttura per incorporare il progetto nel curriculum dell'università. Altre istituzioni partecipanti sono la Oficina de Proyectos Culturales (OPC), e la Biblioteca Los Mangos. L'Errata Project di Davis Birks ha la flessibilità per adattarsi a qualsiasi comunità.

Sword in Hand, giocattoli di plastica trattati a caldo, 2011 © Davis Birks

I giocattoli sono strumenti per lo sviluppo sociale dei bambini e riflettono la cultura di cui fanno parte. In Messico si può trovare una grande varietà di giocattoli che includono molti tipi di armi: spade, pistole, fucili, mitragliatrici, coltelli e carri armati, che offrono ai bambini la possibilità di imitare attraverso il loro gioco, le atrocità degli atti aggressivi compiuti nel mondo degli adulti.

Con l'opera Sword in Hand, ho voluto creare un collegamento all'idea di questa esperienza di gioco aggressivo dei bambini con le armi di plastica con il concetto "Vivi di spada, muori di spada", e la logica conclusione che la violenza genera altra violenza.
Davis Birks

Se il nostro obiettivo è passare da un mondo in cui il profitto e la competizione sono valutati sopra ogni cosa a un mondo in cui prevalgono i diritti umani e la dignità, dobbiamo iniziare con l'educazione dei nostri figli, spiega Davis Birks:

L'uso dei giocattoli come un aspetto della produzione delle mie opere d'arte è nato naturalmente dopo che io e la mia compagna Susana abbiamo avuto dei figli. All'inizio c'è stata un po' di angoscia e confusione finché non ho spiegato ai miei figli che i giocattoli che usavo non erano i loro, ma che li avevo trovati o comprati appositamente per fare opere d'arte.
Davis Birks

Ultima serie di questo gruppo di opere, è quella dedicata alle "statistiche vitali" (Vital statistics series), che mostra i dati comparativi analizzati attraverso l'estetica dell'arte moderna di Davis Birks. Il pezzo 11%, basato sui dipinti dell'artista Barnett Newman, crea una visualizzazione riguardante la percentuale di donne (rosso) e uomini (nero) rappresentati nei principali musei. Il sondaggio rivela che le artiste donne hanno fatto pochi progressi nei musei dal 2008.

Vital statistics series, "11 percent", un'analisi del numero di donne artiste rappresentate nelle principali collezioni museali,
(donne-rosso, uomini-nero) basato sul quadro "Adam" (1951-1952) di Barnett Newman,
vernice acrilica su tela di cotone © Davis Birks

Le opere di Davis Birks sono parte della mostra collettiva "ARTivism" in collaborazione con RoFa Projects (USA) e Pabellón 4 (Argentina) nell'ambito del programma di Art Focus Latin America, la prima associazione di gallerie d'arte delle Americhe, che riunisce il lavoro dei suoi artisti rappresentati: Cesar Martínez, Priscilla Monge, Silvia Levenson, Eugenio Merino, Avelino Sala, Davis Birks, Natalia Revilla, Ana De Orbegoso, Angel Poyón, Claudia Rodríguez, Alejandro Thorton, Selma Guisande e Pierre Valls.

La mostra sarà aperta al pubblico dall'8 aprile al 28 maggio 2022 nella sede principale della galleria Quetzalli.

Letteratura consigliata

History of Art
di H. W. Janson

Traccia la crescita della visione estetica dell'uomo e lo sviluppo stilistico dell'arte, dell'architettura e della scultura dai tempi antichi.

Per i corsi di storia dell'arte e per i corsi introduttivi all'arte tenuti da una prospettiva storica. L'indagine definitiva della tradizione dell'arte occidentale - lo standard con cui si misurano tutte le altre indagini di storia dell'arte - questo testo classico utilizza un programma d'arte eccezionale, un'erudizione impeccabile, un colore ricco, accurate illustrazioni a cinque colori e una pedagogia a misura di studente per introdurre i lettori al vasto mondo della pittura, scultura, architettura, fotografia e arti minori. Con la sua narrazione efficace, equilibrata e interessante, presenta l'arte come una successione di stili, dalla Preistoria al XX secolo, e amplia la capacità degli studenti di apprezzare le opere d'arte individualmente, non solo di accumulare dati su di esse. Continua a leggere
Barnett Newman: Drawings and Prints
di Barnett Newman, in collaborazione con Anita Haldemann e Karoline Schliemann

L'artista americano Barnett Newman (1905 1970) è stato un importante espressionista astratto. Il Kupferstichkabinett (dipartimento delle stampe) del Kunstmuseum Basel possiede l'intera opera di Newman e, dal 2014, importanti disegni. I disegni a colori del 1944/45 sono sorprendenti nella loro giocosità. I successivi disegni a inchiostro nero e pennello aprono la strada alla seconda fase di disegni del 1959/60. Le questioni relative alla serie e alle proporzioni sono affrontate nelle stampe, che Newman iniziò a realizzare nel 1961. Questa è la prima pubblicazione che fornisce una panoramica dell'intera opera di stampe dell'artista. Continua a leggere
All'origine della nuova astrazione. La pittura dinanzi all'inconoscibile
di Barnett Newman

Se l'avventura nell'arte da parte di Barnett Newman ebbe propriamente inizio, a detta dello stesso pittore, nel 1948, all'età già matura di quarantatre anni, non deve sorprendere che la sua produzione risulti relativamente limitata: 122 dipinti, 83 disegni, 41 incisioni e 6 sculture. È questo il bilancio complessivo di un'esistenza consacrata all'impresa figurativa all'epoca della rivoluzione che condusse l'arte del XX secolo a imboccare il cammino rappresentato dalla transizione verso l'astrazione. Superando di fatto l'intera tradizione che aveva determinato il corso della storia europeo-occidentale a livello compositivo ed estetico, l'avvento dell'astrazione costituì (e costituisce) l'occasione per una ripresa su nuove basi della domanda intorno all'origine e al senso dell'atto creativo in quanto tale, al di là cioè di ogni suo intento meramente imitativo, mimetico, della realtà. Questo ci insegna il lento susseguirsi a partire dalla metà del XIX secolo di un'articolatissima serie di esperienze che la critica storiografica ha voluto cristallizzare all'interno di un ristretto numero di correnti, a cui corrispondono altrettante vie di scampo alla crisi della figuratività che ebbe in Paul Cézanne. Continua a leggere