Artivismo in forme plastiche: i paesaggi addomesticati

L'artivismo sta diventando ogni giorno più rilevante e, a differenza del sistema capitalista, riconosce l'impegno degli attivisti creativi e degli artisti socialmente consapevoli.

L'artivismo è contro-egemonico e assume molteplici forme plastiche, collettive e umanitarie. L'arte racconta sempre una storia o molte storie e si anima in relazione allo spettatore; la questione è come e perché raccontiamo questa storia. È veramente incantevole, seducente e potente quando un artista riesce a sorprenderci a tal punto da costringerci quasi a rompere i nostri schemi e osservare tale storia da un punto di vista completamente nuovo. La lotta continua per una società più equa può essere dunque effettuata con l'artivismo, incoraggiando la partecipazione sociale nel mondo dell'arte, sensibilizzando l'individuo, solo e isolato in una società non-sociale, attraverso proposte plastiche cariche di ribellione non-violenta.

Questo è ciò che vediamo nelle opere di Selma Guisande, basate sui legami interpersonali e sulle connessioni che si instaurano con il contesto politico, sociale e territoriale.

I paesaggi addomesticati - Selma Guisande

Selma Guisande, è un'artista visiva multidisciplinare, da bambina ha vissuto la persecuzione politica degli anni '70 dopo l'arrivo di suo padre in Messico come esiliato politico dalla dittatura dell'Uruguay. La solidarietà per raccogliere fondi e inviarli ai prigionieri politici in Uruguay riempiva l'immaginazione di Guisande mentre partecipava a barbecue di massa con canti e striscioni. Parallelamente, costruiva grandi installazioni muovendo materiali che trovava nel laboratorio di cucito dei suoi genitori. Partendo dall'idea di presenza, memoria e legame, la sua proposta si appropria di archivi fotografici che poi ridefinisce come sculture, installazioni, oggetti o disegni, contrapponendoli ad altri media. Nomade per nascita, dopo aver finito l'università emigrò nella città di Oaxaca dove sviluppò gran parte del suo lavoro. Lavorando con artigiani di diverse aree dello stato, arricchisce la diversità dei materiali che usa mentre continua a muoversi attraverso l'immagine fotografica e il disegno.

Selma Guisande si è laureata alla Scuola Nazionale di Arti Plastiche, UNAM. Attraverso la Fondazione Avcine, di cui è direttrice, e vari progetti personali, Selma ha generato opere partecipative e vari progetti collaborativi. Attualmente vive e lavora nella città di Querétaro, in Messico. Ha esposto il suo lavoro individualmente al Museo d'Arte Moderna, Ugo Cará, Trieste, Italia, tra gli altri, e collettivamente in Messico, Spagna, Austria, Italia, Canada, Stati Uniti, Porto Rico e Cina, evidenziando la 10° Biennale dell'Avana, Cuba, 2009. Il suo lavoro fa parte di collezioni come il Fisher Museum dell'Università della California, USA, il Museo di Città del Messico e l'Istituto di Arti Grafiche di Oaxaca, tra gli altri. Ha ricevuto la borsa di studio del Sistema Nazionale dei Creatori d'Arte, edizioni 2010 e 2018 e tre volte quella dei Giovani Creatori di FONCA, oltre ad altri sostegni. Oltre al suo lavoro come artista, ha lavorato come giuria, insegnante, tutor e manager culturale. Nel 2015, è stata la curatrice della II Biennale di Cancun, (luogo dove ha vissuto per 6 anni).

New Landscapes, Ceramica ad alta temperatura con smalto e fotocopia, 2020 © Selma Guisande

L'opera New Landscapes di Selma Guisande fa parte del progetto Ombra e copia realizzato con la borsa di studio del Sistema Nazionale dei Creatori d'Arte (México) 2018 - 2021 in cui ha fatto ricerche sulla memoria collettiva, il nostro rapporto con la natura e come la cultura dei media permea il nostro immaginario. Questo "paesaggio addomesticato" fatto di ceramica e fotocopie, mostra l'immagine di un lago artificiale da qualche parte in Bajío, Messico, così come alcune lettere giganti (le stesse che vediamo oggi in tutto il paese), una doppia esposizione dell'appropriazione della natura in relazione al sistema economico e politico.

Di recente, l'intero paese si è riempito di queste lettere giganti che hanno soppiantato i monumenti naturali, storici e culturali che prima davano identità a una demarcazione. Le persone fanno addirittura la fila per scattare una foto davanti a un cartello che più che descrivere un luogo reale con tutte le sue sfumature, diventa un marchio e una questione di status, in un paradiso mediato. L'opera Paradise riproduce in gesso e resina la parola paradiso, una copia della copia, della copia che sta perdendo senso e significato.

Le opere di Selma Guisande sono parte della mostra collettiva "ARTivism" in collaborazione con RoFa Projects (USA) e Pabellón 4 (Argentina) nell'ambito del programma di Art Focus Latin America, la prima associazione di gallerie d'arte delle Americhe, che riunisce il lavoro dei suoi artisti rappresentati: Cesar Martínez, Priscilla Monge, Silvia Levenson, Eugenio Merino, Avelino Sala, Davis Birks, Natalia Revilla, Ana De Orbegoso, Angel Poyón, Claudia Rodríguez, Alejandro Thorton, Selma Guisande e Pierre Valls.

La mostra sarà aperta al pubblico dall'8 aprile al 28 maggio 2022 nella sede principale della galleria Quetzalli.

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