La controcultura punk in vendita nei suk elitari dell'arte
Ispirati dalla rabbia e dalla povertà, i Sex Pistols hanno infiammato il movimento punk britannico con una miscela unica di testi caustici, riff incalzanti, immagini provocatorie, spavalderia giovanile e vestiti straordinari.
Quest'autunno il suk elitario dell'arte e del benessere per miliardari smaniosi, noto come Sotheby's, metterà in vendita una collezione unica e autorevole di opere d'arte originali, manifesti, testi manoscritti e cose effimere, che insieme raccontano la storia di una delle band più importanti della Gran Bretagna. La Collezione Stolper Wilson indaga l'iconografia e l'identità grafica del punk attraverso i Sex Pistols. Una grafica diretta, con un significato sovversivo e ambiguo. Un'impresa collaborativa e artistica guidata in gran parte da Malcolm McLaren e Vivienne Westwood con Jamie Reid, Nils e Ray Stevenson, Helen Wellington-Lloyd, la band e i suoi primi sostenitori e fan. Le migliori creazioni di Reid non vendevano prodotti, ma incarnavano piuttosto un'attitudine dello stare al mondo. L'intenzione e l'ambizione di Malcolm McLaren erano in definitiva artistiche, sia visivamente che sonoramente. McLaren si proponeva di cambiare il modo in cui comprendiamo il mondo; come "sentiamo" ed esistiamo nel mondo. Un elemento chiave di McLaren come artista fu la sua identificazione con il rinnovamento situazionista del Surrealismo negli anni Sessanta. Compresa insieme all'identità dei Sex Pistols e a quella più ampia cultura del rifiuto, caratterizzata come punk, la preoccupazione situazionista per la politica della vita quotidiana nel riorientare un'estetica della noia equivale all'ambizione di McLaren di trasformare lo spettacolo in situazione.
La collezione fornisce un'indicazione di come il mondo della musica e quello del design grafico si siano scontrati per creare un'arte duratura che sfida le ortodossie sociali e culturali.
Anarchy in the UK - il poster
Jamie Reid | Anarchy in the UK poster promozionale, 4 November 1976 © Collezione Stolper Wilson, Sotheby's |
Anarchy in the UK - il giornale
Le "zine", chiamate anche "fanzine", sono estremamente importanti per comprendere la controcultura punk. Riconoscere la loro importanza significa recuperare e riqualificare movimenti culturali in apparenza estinti. La stessa fanzine dei Sex Pistols, Anarchy in the UK, suggerisce che queste pubblicazioni rappresentavano qualcosa di più di un semplice sottoprodotto musicale di consumo.
Questa fanzine, l'unica pubblicata, era destinata al tour di Anarchy in the UK e fu messa in vendita per la prima volta il 20 dicembre in occasione del concerto di Cleethorpes (le copie furono portate da Londra da Debbie Juvenile e Tracey O'Keefe). Il suo contenuto comprende le immagini dei membri della band e dei suoi primi fan del "Bromley Contingent", oltre a una pagina di Vivienne Westwood e alla rielaborazione di Jamie Reid della grafica situazionista della Suburban Press. Incorporando fotografie di Ray Stevenson del viaggio a Parigi del settembre 1976 e della prima apparizione del gruppo al 100 Club, oltre a una foto di copertina di Soo Catwoman, la fanzine proclama un antagonismo punk trasgressivo.
God Save the Queen - il poster
Jamie Reid | God Save the Queen | poster promozionale per l'uscita del singolo da parte della Virgin, 25 maggio 1977, 990 x 695 mm © Collezione Stolper Wilson, Sotheby's |
Never Mind the Bollocks - il poster
Jamie Reid | Never Mind the Bollocks, here's the Sex Pistols, manifesto promozionale per il loro primo album, pubblicato il 28 ottobre 1977 © Collezione Stolper Wilson, Sotheby's |
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