Manipolazione Mediatica: quando l'informazione diventa sentenza!

Cosa s'intende per Manipolazione Mediatica?

Con il termine Manipolazione Mediatica si vuol far riferimento a ciò che Umberto Eco definiva "la macchina del fango" (riferendosi, all’interno del romanzo "Numero zero", all’operazione di screditamento di un avversario concentrandosi su particolari futili ed irrilevanti), ossia quell'insieme di tecniche e strumenti che mirano alla veicolazione delle informazioni sottoposte ad un processo di alterazione con l’intento di favorire determinati interessi, esercitando così il controllo societario - a discapito del nobile intento di "servire il pubblico interesse".

A tal proposito risulta necessario concentrarsi sugli strumenti che influiscono sul contesto societario attraverso la veicolazione di messaggi e informazioni: i mezzi di comunicazione di massa. Diverse sono state le teorie, circa l'influenza dei mass media, che nel corso degli anni si sono susseguite e che in un primo momento riconoscevano a tali mezzi un potere (a livello effettuale) incontrastato e successivamente limitavano l'azione di tali effetti, ritenendo la "massa" non più amorfa ed inconsapevole, ma capace di distinguere e soprattutto, di scegliere a cosa credere o meno. Basti pensare al progresso tecnologico che ha investito il pianeta nell’ultimo decennio per rendersi conto di quanto il "sapere", o meglio, la capacità di discernimento delle persone sia aumentata a dismisura, grazie all'espansione del mondo virtuale meglio noto come INTERNET. Tuttavia il nodo cruciale della questione è il seguente: il mondo nel quale attualmente viviamo porta con sé gli strascichi del passato e certamente non tutti gli individui esistenti sono capaci, o quantomeno volenterosi, di approfondire le informazioni che quotidianamente acquisiscono (anche in maniera passiva) attraverso l'internet. E qui scatta l’interrogativo:

La Società dello spettacolo di Guy Debord, 1967, da una foto di J.R. Eyerman del 1952 per il Time

Cosa accade quando la Manipolazione Mediatica si impone sulla società?

Sulla base di questo interrogativo possiamo portare alla luce quanto accaduto nel lontano 1994: il caso O.J. Simpson, uno dei più controversi processi mediatico-giudiziari passato alla storia proprio per l’eccessiva morbosità dei mass media nei confronti del processo, data anche la notorietà del soggetto coinvolto. Il processo a carico di Simpson rappresenta un "break even point" nell'universo della comunicazione mediatica (legata in questo caso al contesto giudiziario), ma soprattutto mette in evidenza chiaramente il potere manipolatorio dei mass media sull’opinione pubblica. Il cortocircuito mediatico-giudiziario dovuto ad un abuso di comunicazione mediatica ha portato, durante il processo, all'assoluzione dell’imputato (O.J. Simpson) pur essendo, secondo le prove circostanziali, palesemente colpevole. Com'è stato possibile ciò? Grazie al potere dei media sull’opinione pubblica (presente in aula in qualità di giuria popolare, essenziale ai fini del verdetto!) che ha spostato il focus processuale facendo passare Simpson come vittima di razzismo da parte della polizia bianca.

American crime story: La fiction racconta la società americana di Pasquale Angelino

Da questa storia è possibile capire quanto sia forte il potere dello storytelling sulla mente umana e quanto la conoscenza manipolata sia capace di portare a galla problematiche ed etichette sociali credute dai più, erroneamente superate. Quanto detto fino a questo momento non punta alla demonizzazione dei mass media, in quanto essi sono strumenti indispensabili per la conoscenza pop-olare che devono, però, rispondere e sottostare a delle logiche di carattere politico ed economico. Tale esigenza porta dunque alla veicolazione delle informazioni "in un certo modo", arricchite di sensazionalismo e mai oggettive al 100%. Dunque non bisogna attenersi unicamente a quanto veicolato da essi: non si tratta di sentenze, ma di punti di vista (per di più pilotati!). Ed è a questo punto che l’interrogativo precedente si capovolge e diventa: come sarebbe possibile e cosa accadrebbe se gli individui, intesi come società, contrastassero la manipolazione mediatica, imponendosi sui mezzi stessi?

Manipolazione Mediatica: come difendersi.

« Tutti i media ci investono interamente. Sono talmente penetranti nelle loro conseguenze personali, politiche, economiche, estetiche, psicologiche, morali, etiche e sociali, da non lasciare alcuna parte di noi intatta, vergine, immutata. Il medium è il messaggio. Ogni interpretazione della trasformazione sociale e culturale è impossibile senza una conoscenza del modo in cui i media funzionano da ambienti. Tutti i media sono estensioni di qualche facoltà umana psichica o fisica. »
Marshall McLuhan
Marshall McLuhan, 1965 (CBC Still Photo Collection)

Il medium è il messaggio, dunque. Il medium non va creduto a prescindere ma deve essere studiato e compreso nel modo in cui organizza e struttura ciò che veicola. Ogni mezzo di comunicazione agisce secondo parametri influenzali ed emotivi differenti, generando una forma mentis specifica ed eterogenea. L'unico modo per sfuggire alla Manipolazione Mediatica è l’informazione indipendente. Occorre dunque:

  1. Non affidarsi e fidarsi totalmente delle informazioni mediatiche; 
  2. Attivare la propria capacità di selezione, di confronto tra diverse fonti ed elaborare un proprio pensiero circa una determinata questione; 
  3. Guardare e pensare a qualcosa ponendosi da diversi punti di vista.

Quanto appena enunciato vuole essere un piccolo "vademecum" per un uso più consapevole ed autonomo di ciò che ci circonda e ci definisce in quanto "esseri sociali". Tutti gli individui possono incidere sul cambiamento e divulgare soluzioni. Ciascuno di noi può spingere le altre persone verso cambiamenti "sostenibili" attraverso l’utilizzo corretto degli strumenti d’informazione. Si tratta di espandere la consapevolezza, l’alfabetizzazione mediatica, il pensiero critico e la condivisione di informazioni libere ed indipendenti.

Commenti

artivism | nuovi video da YouTube

#artivism | post recenti da Twitter

#artivism | post recenti da Instagram

artivism | ultime notizie dal mondo

Arte Politica, Arte della Protesta, Arte Ribelle, Attivismo Artistico e Attivismo Creativo | Collettivi, Movimenti, Avanguardie, Culture di resistenza e Controculture.

artivismo | nuovi video da YouTube

#artivismo | post recenti da Twitter

#artivismo | post recenti da Instagram