L'archivio dello storico gruppo femminista Le Nemesiache (anni '70-'90) viene presentato per la prima volta in una mostra a Londra.

"Rassegna del Cinema Femminista" organizzata da Le Nemesiache, Sorrento 1984, fotografia originale del festival del cinema femminista, fotografo sconosciuto. Per gentile concessione dell'archivio Le Nemesiache.

Dal titolo "From the Volcano to the Sea: Part II" la mostra è accompagnata da una proiezione e da una pubblicazione prodotta dallo spazio espositivo Chelsea Space e si sofferma sulla vasta produzione del gruppo femminista Le Nemesiache (seguaci di Nemesi, dea greca della giustizia e della vendetta). Con sede nella città di Napoli, Le Nemesiache hanno sperimentato in forma creativa e artistica un percorso per la liberazione e la realizzazione della loro vita quotidiana e per opporsi allo sfruttamento del paesaggio circostante. Il gruppo è stato fondato dall'artista e filosofa Lina Mangiacapre (NEMESI), tornata a Napoli da Roma nel 1969, per perseguire forme di vita e produzione collettiva in città: film, performance, eventi poetici, musica, fotografie, collage, libri e pamphlet d’arte politica.

NOI DENUNCIAMO la violenza che ci ha privato dei nostri corpi, delle nostre espressioni e delle nostre estensioni. LA CREATIVITÀ È POLITICA, è vita, routine, erotica, in armonia con la natura e il cosmo.

Hanno anche praticato una forma di presa di coscienza chiamata psicofavola, o psycho-fable, incentrata sull'uso del corpo e del mito. Attraverso la forma della psicofavola, il gruppo ha evocato potenti figure femminili del Mediterraneo collegandole al paesaggio partenopeo, luogo delimitato dal mare e segnato dalla presenza del vulcano Vesuvio. Incorporata come metodologia rituale, questa forma di narrazione è stata attivata come processo di trasformazione del corpo individuale e collettivo, una performance per liberare e connettere sia la persona che il luogo.

Le Nemesiache hanno animato e partecipato alle lotte femministe della seconda ondata e, durante questo periodo, il loro femminismo del Sud Italia si è collegato ad altre forme di resistenza al patriarcato occidentale in tutta Europa.

Le Sibille (1977, 25min), regia di Lina Mangiacapre, prodotto dalla Cooperativa Le Tre Ghinee / Le Nemesiache

La mostra comprende tessuti, costumi, video, manifesti, documenti, poesie e materiali di un festival cinematografico femminista che il gruppo ha organizzato a Sorrento tra il 1976 e il 1990. Altri materiali includono due film, Cenerella (1977) trasposizione filmica di un'antica tradizione orale partenopea e Il mare ci ha chiamate (1978), realizzati da Le Nemesiache e diretti da Mangiacapre, con traduzioni di nuova produzione presentati nello spazio espositivo del Chelsea Space, insieme a materiale stampato proveniente dalla Women's Art Library di Goldsmiths.

La mostra The Feminist Group Le Nemesiache in 1970s and 1980s Naples è curata da Giulia Damiani e realizzata in collaborazione con l'Archivio Mangiacapra e le donne del collettivo femminista Le Nemesiache.

Le Nemesiache erano/sono: Lina Mangiacapre (NEMESI), Teresa Mangiacapra (NIOBE), Silvana Campese (MEDEA), Fausta Base, Conni Capobianco (NAUSICAA), Maria Matteucci (MAREA), Bruna Felletti (KARMA), Claudia Aglione (Elena), Aracne, Aretusa, Astrea, Camilla, Cassandra, Coca-Dafne, Elsa/Circe, Eco, Ilizia, Ippolita, Karma, Tike, Adele, Angela, Angela Rosa, Anna, Anna N., Antonella, Carmen, Caroline, Chantal, Cicci, Cinzia, Caterina, Catherine, Consuelo, Cosima, Despina, Dina, Dolores, Elisabeth, Elisabetta, Elsa M., Esther, Gianni, Giuliana, Giuditta, Gloria, Isabel, Laura, Lilly, Lucia, Lucia M., Luisita, Lydia, Maria, Marie Laurence, Matilde, Monica, Nadia, Nazarena, Rita, Rosalba, Rosella, Rossana, Rossella, Sabine, Tonia, Vittoria.