Andrea "Dros" Canò e gli stracci del consumismo
Strati su strati, tessuti su tessuti, tele oscure e piene di luce. Questa è l'essenza delle opere di Andrea "Dros" Canò, l'artista che cattura i dettagli della società contemporanea al di là della superficie delle cose apparenti.
Cristo velato di stracci © Dros |
La scorsa settimana, nell'articolo "Strati: Andrea "Dros" Canò tra materia e colore", abbiamo presentato alcune delle sue opere più significative, come "La Madonna di St. Martin ad Amberg", "Le Tre Donne" e "Ne Me Vadas". Queste opere evidenziano l'abilità dell'artista nel combinare materia e colore per creare composizioni che suscitano emozioni e ricordi. Come già menzionato nell'articolo di presentazione, "Il Super Naturalismo di Andrea "Dros" Canò", l'artista utilizza anche capi d'abbigliamento, tessuti e oggetti d'uso quotidiano per esprimere la sua critica nei confronti della società dei consumi.
In particolare, opere come "Cristo velato di stracci", "L'Uomo di Stoffe", "Nuvola", "Televomitore", "Amore" e "Odio" riflettono in modo significativo gli effetti sociologici del consumismo.
Cristo velato di stracci
"Cristo velato di stracci" è un'opera che raffigura un Cristo composto da stracci che poi vengono dipinti per dare l'effetto marmoreo. Opera esposta alla basilica di San Domenico maggiore a Napoli, nella via opposta alla basilica di San severo dove è esposto il cristo velato.
Cristo velato di stracci © Dros |
« Mi ha fatto molto pensare che i turisti che venivano a visitare la basilica dove io avevo esposto il mio cristo di stracci, facevano il segno della croce guardandolo. Considerando che ho fatto quest'opera con dei materiali che di solito le persone utilizzano per levare la polvere sui mobili, mi ha fatto molto pensare e a volte sorridere. »
Cristo velato di stracci © Dros |
L'Uomo di Stoffe
"L'Uomo di Stoffe" è un'opera che rappresenta l'artista nell'atto creativo. In quest'opera Dros ha utilizzato i suoi vestiti da lavoro. Quindi è un autoritratto fatto a modo suo, dove stracci e tessuti usurati si completano in un'installazione che sfida la percezione degli spettatori sul valore materiale delle cose.
L'Uomo di Stoffe © Dros |
Nuvola
"Nuvola" è un'installazione di tessuti retroilluminata che rappresenta una nuvola, un elemento visivo leggero, trasparente e in continuo mutamento, con un effetto tempesta.
Televomitore
Il "Televomitore" è una televisione che rigetta tutta l'immondizia che le programmazioni televisive ci offrono: dalla propaganda mediatica alla fake news. In quest'opera non ci sono solo stracci, ma anche mascherine chirurgiche e altri oggetti in disuso, proprio a rappresentare la televisione spazzatura. Questa installazione ci ricorda che in ogni momento siamo soggetti alle informazioni manipolate dei media tradizionali e ci invita a guardare oltre lo schermo, oltre le informazioni che riceviamo.
Televomitore © Dros |
Televomitore © Dros |
Amore e Odio
Da un lato c'è "Amore", un'opera che esprime una concezione di vuoto e pieno, dall'altro lato c'è "Odio", un'opera che evoca una percezione di violenza e atrocità. "Amore" è rappresentato con la sua candida armonia bianca, simboleggiata dalle lenzuola della prima notte di matrimonio e dalle ali di un angelo. "Odio" è rappresentato con un ammasso di ferraglia, filo spinato e catene che richiamano alla memoria luoghi come Auschwitz. Queste due opere sono state collocate l'una di fronte all'altra per rappresentare la polarità opposta dei sentimenti.
Amore | Odio © Dros |
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