L'artivismo nella letteratura mondiale del XXI secolo #8
In un'epoca in cui l'arte politica e l'attivismo creativo si fondono senza soluzione di continuità, il termine "artivismo" si diffonde tra le pagine della saggistica contemporanea, lasciando un'impronta indelebile nella letteratura mondiale del nostro tempo.
Nel settimo articolo di questa rubrica bibliografica, dedicata alle occorrenze del termine "artivismo" nella produzione letteraria mondiale del XXI secolo, abbiamo presentato "Artivismo tecnologico scritti e interviste su arte, politica, teatro e tecnologie" (2007) di Giacomo Verde, una lettura fondamentale per comprendere l'uso etico e politico delle tecnologie nell'arte contemporanea.
Proseguiamo dunque la nostra esplorazione cronistorica dell'artivismo. Il libro della settimana è...
Bigger than hip hop. Storie della nuova resistenza afroamericana
« La tradizione afroamericana dell'artivismo risale alla tradizione dei djeli dell'Africa occidentale. Conosciuti in francese come "griots", i djeli erano poeti e artisti itineranti che non solo includevano, ma si concentravano sulla politica del giorno e sulla condizione del popolo come funzione primaria del loro lavoro. »
"Bigger Than Hip Hop" di M.K. Asante esamina l'ascesa di un nuovo movimento musicale che va oltre il rap prodotto dalle grandi case discografiche. M.K. Asante è un giovane poeta, professore, regista e attivista che utilizza l'hip hop come base per discutere questioni sociali e politiche urgenti affrontate dalle generazioni hip-hop e post-hip-hop.
Attraverso interessanti aneddoti, studi, pratiche di spoken-word e testi rap rivoluzionari, Asante ci invita alla scoperta del cambiamento della cultura popolare e del mondo. Questo cambiamento, spiega Asante, può essere percepito nell'artivismo, ovvero, nell'ascesa di organizzazioni giovanili impegnate nella giustizia sociale al grido di "It's bigger than hip hop".
L'autore sottolinea che l'artivismo nero è una tradizione ricca e importante, poiché l'unica risposta sana all'oppressione è la resistenza. Del resto, la tradizione afroamericana dell'attivismo risale alla tradizione djeli dell'Africa occidentale, dove i poeti e gli artisti itineranti si concentravano sulla politica del giorno e sulla condizione del popolo come funzione primaria del loro lavoro.
Nell'incessante esportazione di prodotti culturali americani, questo tipo di artivismo ha portato gli artisti neri ad essere considerati una fonte di ispirazione a livello internazionale.
In questo contesto, l'artivismo, come forma di attivismo che utilizza la creatività per sensibilizzare e motivare il cambiamento, riguarda il tempo in cui ci troviamo e l'artivista, agisce attraverso la pagina, lo schermo, i muri della città, i vagoni della metropolitana, il palcoscenico o qualsiasi altra forma di espressione e lotta.
In definitiva, "Bigger than hip hop. Storie della nuova resistenza afroamericana" è un libro che offre una significativa riflessione sulla cultura hip hop e sulle questioni sociali ad essa associate.
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