Resistenza audiovisiva: suoni e immagini in movimento #1

In un mondo in cui tutte le libertà sono costantemente minacciate, l'arte può ancora essere uno strumento di resistenza creativa per contrastare la censura e l'oppressione. Nei sistemi autocratici, l'arte è in cima alla lista dei nemici dello Stato. In Europa, lo stato attuale dell'arte è motivo di preoccupazione. La diciannovesima edizione di VIDEONALE si propone di affrontare queste sfide presentando 27 opere audiovisive.

Antonia Baehr, Jule Flierl, Isabell Spengler, Die Hörposaune, 2022 © Fotos/Videostill: Anja Weber / Bernadette Paassen

La mostra propone opere audiovisive che affrontano una vasta gamma di temi, come l'ingiustizia economica tra Nord e Sud del mondo e le conseguenze di tale disuguaglianza sulla natura e sull'umanità, oltre alle nozioni queer del corpo e alla ricerca di nuove forme autonome di comunità. L'obiettivo di VIDEONALE è quello di creare nuovi punti di contatto tra le opere e il pubblico, invitando i visitatori ad impegnarsi in modo profondo con le opere stesse. Il programma parallelo offre numerosi eventi, workshop e incontri con gli artisti, creando un'esperienza completa e coinvolgente per il pubblico.

Inoltre, VIDEONALE19 intende evidenziare l'importanza dell'arte e della cultura come strumenti per contrastare la censura e l'oppressione, fornendo una piattaforma per raccogliere le voci spesso ignorate o represse, così come le storie di discriminazione, razzismo e oppressione. Attraverso la creazione di un dialogo tra diverse prospettive e culture, l'arte e la cultura trovano uno spazio nel contesto urbano pubblico, generando opportunità di interazione e di coinvolgimento. VIDEONALE19 è in programma dal 31 marzo al 14 maggio presso il Kunstmuseum di Bonn.

Questa settimana presentiamo The Hearing Trombone di Antonia Baehr, Jule Flierl e Isabell Spengler.

The Hearing Trombone

Si apre una situazione, una stanza, una sfera sonora. È qui che gli interpreti - Werner Hirsch (alias Antonia Baehr) e Jule Flierl - si incontrano in un'installazione visiva di Nadia Lauro, circondati da un pubblico silenziosamente accogliente e da una presenza disincarnata - la telecamera -, gestita da Bernadette Paassen, con la regia di Isabell Spengler.

Trailer - Die Hörposaune / by Antonia Baehr & Jule Flierl & Isabell Spengler from Isabell Spengler on Vimeo.

Un circolo di lettura o una performance vocale in un futuro indeterminato. Un piccolo pubblico e due performer sono seduti su un tappeto anamorfico di piume di pavone che si assottiglia verso il centro. Tutti indossano sfere trasparenti intorno alla testa, in cui l'ambiente circostante si riflette in modo distorto. Leggono ad alta voce da grandi libri illustrati - con sputi, ansimi, suoni orali e canti - in memoria dell'icona queer Klaus Nomi, una delle prime figure pubbliche a morire in seguito alla diffusione dell'AIDS. In un duetto binaurale, i due performer reinterpretano rappresentazioni anatomiche e composizioni floreali a forma di vulva che spuntano dalle pagine del libro. Come un sogno a occhi aperti, come per salvarli dall'oblio, il film si addentra nelle viscere dell'immaginazione fantastica e queer del corpo.

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