Espressioni postcoloniali: la street art indigena #2
Amsterdam. Questa primavera, la street art indigena e la fioritura dei tulipani, simbolo dell'Olanda, si uniscono in occasione della mostra "Indigenous Americans: Post Colonial Expressions".
Jaque Fragua |
La mostra presenta le opere di quattro artisti nativi americani: Jaque Fragua, Danielle SeeWalker, Kaplan Bunce e Anthony Garcia Senior.
Queste opere rappresentano l'unità di una controcultura, incarnano la storia profondamente radicata degli indigeni e confermano il loro continuo rapporto con la pittura dello spazio pubblico.
La mostra è in corso presso la STRAAT Gallery del Museo STRAAT di Amsterdam.
Questa settimana presentiamo l'artista Jaque Fragua.
Jaque Fragua
Jaque Fragua (Mobil Savage) è un artista, musicista e attivista indigeno originario di Jemez Pueblo, Nuovo Messico.
Le creazioni di Fragua sono ispirate alle tradizioni artistiche, ai pattern culturali e agli elementi di design tipici dei nativi americani, come ceramiche, tessuti, tatuaggi, canti e danze.
Jaque Fragua reinterpreta l'iconografia e il genio creativo della sua cultura in modo autentico, promuovendo al contempo una riflessione critica sull'eccessivo consumo dell'identità dei nativi americani.
Jaque Fragua |
Attraverso la sua arte e il suo attivismo, Jaque Fragua trasmette con passione la sua missione di valorizzare le culture minoritarie indigene:
« L'arte è sempre stata una lotta per me. Questa lotta è legata all'angoscia della mia identità. La mia identità non è solo radicata nella cultura dei nativi americani. Mi ritrovo invece in un amalgama di DNA, traumi storici, collegi, diritti civili, Alcatraz, sogni americani, urbanizzazione, tragedia delle riserve, trionfo creativo, storie di guerra, scazzottate, carcere, profili razziali, opinioni contrastanti, hiphop, punk, rock & roll, jazz, graffiti, tatuaggi, pelle scura, lunghi capelli neri, saggezza spirituale, conoscenze tradizionali, azione diretta e pittura... »
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