L'artivismo nella letteratura mondiale del XXI secolo #17
In un'epoca in cui l'arte politica e l'attivismo creativo si fondono senza soluzione di continuità, il termine "artivismo" si diffonde tra le pagine della saggistica contemporanea, lasciando un'impronta indelebile nella letteratura mondiale del nostro tempo.
Nel sedicesimo articolo di questa rubrica bibliografica, dedicata alle occorrenze del termine "artivismo" nella produzione letteraria mondiale del XXI secolo, abbiamo presentato "Artistic Citizenship. Artistry, Social Responsibility, and Ethical Praxis" (2016) di Rodney Diverlus, un'approfondimento sulle molteplici sfaccettature della relazione arte-cittadinanza.
Proseguiamo dunque la nostra esplorazione cronistorica dell'artivismo. Il libro della settimana è...
Voices of Resistance. Interdisciplinary Approaches to Chican@ Children’s Literature.
« Artivismo: una chiamata spirituale all'azione da parte di donne che brillano nel buio. »
Negli ultimi anni, la letteratura per bambini ha assunto un ruolo centrale nella lotta per l'inclusività culturale e sociale. "Voices of Resistance" è un libro che si immerge profondamente nel mondo della letteratura per l'infanzia, esaminando il contesto storico e sociale che ha plasmato queste narrazioni.
L'opera affronta il divieto degli studi messicano-americani e la censura dei libri scritti da autori Chicani in Arizona, evidenziando come queste politiche fossero parte di una serie più ampia di misure anti-messicane e anti-Chicane. Tuttavia, attraverso le contro-storie presenti in questi corsi e libri, si è verificato non solo un senso di inclusione culturale, ma anche una consapevolezza politica e attivista tra i giovani Chicani. Il libro riafferma la letteratura per bambini Chicani come strumento di equità e cambiamento sociale.
Un punto focale è l'eterogeneità della letteratura per bambini Chicani, che riflette una vasta gamma di esperienze radicate nel contesto storico e socioculturale. Gli studiosi coinvolti nel progetto esplorano temi cruciali come l'identità, l'ineguaglianza sociale, la marginalizzazione e le ideologie razzolinguistiche, sottolineando l'importanza di queste narrazioni nel contesto della comunità Chicana.
Un contributo significativo al libro è l'analisi di Elena Avilés sull'artivismo di Maya Christina Gonzalez. Questa illustratrice Chicana è considerata una pioniera nell'utilizzo dell'arte come strumento di empowerment e auto-affermazione. Gonzalez vede l'arte come uno spazio spirituale in cui può dare voce a elementi spesso trascurati, preservando linguaggi e forme di espressione in via di estinzione. La sua filosofia artistica è basata su tre principi fondamentali: ogni individuo è un artista, non esiste un modo giusto o sbagliato per fare arte, e infine, l'arte è sempre un atto di coraggio.
Gonzalez, attraverso la sua pratica artistica, offre una prospettiva critica sulla sua posizione di femminista Chicana. La sua arte diventa uno strumento per rappresentare un discorso critico e dare voce a una lingua ereditaria. Attraverso l'artivismo, Gonzalez si impegna a riformulare elementi eteroglotti nelle comunità multi-etniche, minoritarie, subalterne e colonizzate.
In conclusione, l'analisi sull'artivismo di Maya Christina Gonzalez aggiunge un livello di profondità al saggio "Voices of Resistance", dimostrando come l'arte possa essere un potente strumento di resistenza e autodeterminazione, soprattutto nel contesto della letteratura Chicana per ragazzi.
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