In un'epoca in cui l'arte politica e l'attivismo creativo si fondono senza soluzione di continuità, il termine "artivismo" si diffonde tra le pagine della saggistica contemporanea, lasciando un'impronta indelebile nella letteratura mondiale del nostro tempo.

Nel diciottesimo articolo di questa rubrica bibliografica, dedicata alle occorrenze del termine "artivismo" nella produzione letteraria mondiale del XXI secolo, abbiamo presentato "Death of the Artist. Art World Dissidents and Their Alternative Identities." (2018) di Nicola McCartney, un saggio che esplora le identità alternative degli artisti dissidenti e le pratiche non convenzionali dell'artivismo.

Proseguiamo dunque la nostra esplorazione cronistorica dell'artivismo. Il libro della settimana è...

"Entender el Artivismo" si propone di esplorare il concetto di artivismo, un fenomeno che si radica nelle avanguardie artistiche del passato (dadaismo, futurismo, surrealismo, ecc.) e si evolve per affrontare le crisi contemporanee a livello globale.

Il mondo contemporaneo è permeato da una miriade di sfide sociali, politiche ed economiche, che spingono molti individui a cercare nuove forme di espressione per veicolare messaggi di cambiamento e uguaglianza. Questo libro si concentra sulle pratiche di attivismo creativo sperimentate in diverse parti del mondo, evidenziando come l'artivismo si sia evoluto nel contesto delle attuali crisi discorsive, ideologiche, politiche ed economiche.

Uno degli aspetti principali del libro è la proposta della "Didattica dell'Eutopia" come approccio educativo basato sull'artivismo. Questa metodologia mira a trasformare l'istruzione in uno spazio etero(u)topico, favorendo la decostruzione delle distopie e la costruzione di utopie. L'obiettivo è sviluppare il pensiero critico, l'azione sociale e la partecipazione attiva attraverso l'educazione artivistica.

L'autore suggerisce che le piattaforme digitali, spesso percepite come spazi emancipatori, possono nascondere caverne generate da desideri e frustrazioni. L'idea chiave è far sì che il mondo digitale dia potere ai cittadini attraverso l'artivismo. Questo approccio, richiama principi della filosofia antica, come la maieutica socratica e la caverna platonica, reinterpretati in chiave ermeneutica postmoderna. Questo coinvolge strategie artistiche che vanno dalla decostruzione delle distopie alla costruzione di produzioni audiovisive da parte degli studenti.

Inoltre, l'artivismo viene qui esplorato come un punto di convergenza tra il globale e il locale: g-locale. Nell'epoca della globalizzazione, in cui sembra difficile trovare alternative al di fuori di essa, l'artivismo propone la "glocalizzazione" come paradigma che integra l'universale e il particolare. In questo scenario, l'artivismo didattico viene presentato come una piattaforma d'azione per la decostruzione delle caverne digitali globali e che implica impegno, azione sociale, processo artistico e autorialità condivisa. Attraverso la decostruzione delle caverne digitali e la costruzione di agorà glocali, l'artivismo si rivela come una forza potente per il cambiamento sociale e la costruzione di un futuro più equo e inclusivo.

In conclusione, il libro "Entender el Artivismo" si presenta come un appello a recuperare principi fondamentali per il miglioramento della società. L'artivismo educativo emerge come uno strumento per sviluppare competenze essenziali nel processo di insegnamento-apprendimento, promuovendo il pensiero storico, il pensiero creativo e il pensiero critico.