Sparati la tua dose quotidiana di artivismo!
Boom! Sei Woke o hai bisogno della tua dose quotidiana? Senti l'eco dell'ipocrisia in ogni decreto, su ogni schermo, dietro ogni divieto? Oppure senti solo l'eco-ansia? Non disperare, la crew ribelle di Artivism è tornata!
Siamo di fronte a una nuova era di resistenza. Chi avrebbe mai immaginato che l'eredità di Gandhi, maestro della non-violenza, sarebbe diventata l'ultima vittima delle politiche repressive?
La cosiddetta norma "anti-Gandhi" ci ricorda che il dissenso pacifico, la protesta creativa e la guerriglia artistica fanno paura al sistema. Perché? Perché chi si ribella attraverso l’arte della non-violenza rappresenta una minaccia al sistema di controllo radicato nella violenza. Non stiamo parlando solo di un decreto che criminalizza chi esercita un diritto fondamentale, come bloccare una strada o un treno, ma di una legge che mette dietro le sbarre chi osa esprimere l’indicibile: "abbiamo fallito come specie umana".
Il copione è sempre lo stesso, da Oriente a Occidente. Guardate questa immagine: un monaco buddista sfida la polizia durante le proteste pro-democrazia a Bangkok, in Thailandia. Sebbene le restrizioni imposte dalla Sangha vietino ai monaci di partecipare alla vita politica, eccolo lì: un simbolo vivente di resistenza creativa. Questo è Art Attack! La protesta diventa arte, la resistenza una danza, la guerriglia un mantra.
Monaco buddista prende a calci la polizia durante la protesta contro il summit APEC a Bangkok, Thailandia, il 18 novembre 2022. |
Nel novembre 2022, durante il vertice APEC a Bangkok – un forum economico che riunisce 21 paesi dell'Asia-Pacifico per discutere la cooperazione economica e la crescita sostenibile – la polizia ha disperso violentemente circa 300 manifestanti. I cittadini erano scesi in piazza per opporsi alla politica di crescita sostenibile "BCG" (Bio Circular Green), proposta dal governo thailandese. I manifestanti vedevano in queste misure una minaccia ai diritti della popolazione e all’ambiente, piuttosto che una reale soluzione per un mondo equo.
Tra i manifestanti, alcune figure spirituali, tradizionalmente legate alla non-violenza e soggette al divieto di esprimere opinioni politiche pubbliche, hanno sfidato le autorità per rivendicare il diritto alla libertà di espressione. Un gesto catartico di disobbedienza civile per affermare che nessuno dovrebbe restare in silenzio, neppure chi è soggetto a restrizioni spirituali. Sawasdee!
A Milano, durante le proteste estive contro la norma "anti-Gandhi", alcuni attivisti di Extinction Rebellion si sono incatenati davanti al Palazzo di Giustizia, travestiti da Gandhi. Un'azione di disobbedienza civile in nome della Satyagraha, il principio della resistenza passiva non-violenta che ha ispirato le iconiche proteste del Mahatma Gandhi, così come quelle di Buddhadāsa Bhikkhu, Danilo Dolci e Aldo Capitini.
Questi sono solo alcuni grandi esempi di disobbedienza civile non-violenta, capaci di scuotere le fondamenta dei regimi più oppressivi. Ora spetta a noi portare avanti questa eredità. È tempo di occupare, hackerare, boicottare. È il momento di avviare una guerriglia artistica di transizione, utilizzando ogni murale, ogni installazione, ogni performance come strumento di lotta contro la criminalizzazione del dissenso. Il dissenso non è un crimine.
Noi siamo qui per immaginare un mondo nuovo. Un mondo in cui ogni blocco stradale è una performance artistica, ogni graffito un manifesto politico, e ogni passo una sfida alle regole imposte da chi ci osserva, nascosto dietro scudi antisommossa. Ogni divieto e ogni imposizione può diventare un'opportunità per immaginare un mondo nuovo. E quando lo spazio dell'immaginazione diventa reale, resta solo una domanda fondamentale: che cosa è davvero importante?
Commenti